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Connessioni wireless a 15 Gbps? Presto una realtÓ

Inserita da militanz il 23/07/2007 nella categoria Wireless
Il Georgia Institute of Technology, e precisamente il Georgia Electronic Design Center (di seguito GEDC), è stato teatro di una nuova ricerca che ha permesso di dare luogo ad una trasmissione wireless a corto raggio e a banda larga utilizzando le alte frequenze radio.

In particolare il gruppo di ricercatori ha sperimentato l'impiego di frequenze radio nello spettro dei 60 GHz, negli USA attualmente libero da licenze e quindi utilizzabile da chiunque, riuscendo a stabilire connessioni a banda larga nel raggio di un metro, due metri e cinque metri, rispettivamente alle velocità di 15 Gbps, 10 Gbps e 5 Gbps. La possibile traduzione commerciale di questa applicazione tecnologica potrebbe arrivare già nel giro di due o tre anni.

Stephane Pinel e Joy Laskar, responsabili del progetto, hanno dichiarato che adesso l'obiettivo primario è quello di incrementare il più possibile il throughput delle informazioni, in modo tale da dare luogo ad una nuova implementazione per le connettività casalinghe e da ufficio, che riescano a gestire due principali ambiti di impiego: trasferimento di dati e trasferimento di segnali video ad alta definizione.

Una delle sfide principali è rappresentata dalla volontà di ridurre il già contenuto consumo energetico, con l'obiettivo di poter raddoppiare, a parità di consumo, la velocità di trasferimento entro il prossimo anno. Il gruppo di ricerca ha inoltre affermato di voler trovare un modo di mantenere la retrocompatibilità con lo standard WiFi utilizzato nella maggior parte delle reti locali wireless. Per ottenere questo obiettivo è attualmente allo studio l'implementazione, all'interno del circuito integrato CMOS RF, dei concetti single-input-single-output (SISO) e multiple-input-multiple-output (MIMO).

Il gruppo di ricerca ha inoltre tenuto ben presente gli eventuali problemi di salute derivanti da una nuova tecnologia wireless. Le trasmissioni, come detto, sono state realizzate con un impiego di potenza molto contenuto, nell'ordine dei 10 milliwat. Una potenza così ridotta, dichiarano Laskar e Pinel, non ha ripercussioni sulla salute, in aggiunta, le frequenze a 60 GHz vengono completamente ostacolate dalla pelle e non possono così irradiare l'organismo.

Queste caratteristiche, molto apprezzabili, pongono dei limiti di utilizzo. Una connessione di questo tipo, infatti, potrà operare su distanze ristrette, ovvero all'interno di abitazioni e uffici e, in taluni casi, solo in presenza di congiungente ottica tra trasmittente e ricevente. Le intereferenze con eventuali reti nelle vicinanze sono scongiurate, dal momento che la connessione è ostacolata da un qualunque muro.

L'ambito principe di applicazione sarà, quindi, quello riguardante la sincronizzazione dei dispositvi all'interno delle cosiddette PAN - personal area network, in modo tale che, ad esempio, divenga possibile scambiare l'intero contenuto di dischi da svariate centinaia di GB in pochissimi minuti, (ma anche lettori multimediali, media-center e via discorrendo) ovvero ciò che attualmente nessuna connessione wireless o wired a corto raggio è in grado di poter fare.

Attualmente non esiste regolamentazione per questo tipo di larghezza di banda, e nel corso del mese di febbraio i rappresentanti dell' ECMA International Computer-Standards si sono incontrati proprio a GEDC per discutere riguardo ad un nuovo standard che includesse le trasmissioni a 60GHz. Grandi nomi dell'IT hanno partecipato all'incontro (IBM, Intel, Matsushita, Philips, Samsung, solo per citarne alcuni), fissando una nuova data, nel corso del mese di ottobre, per la finalizzazione delle decisioni tecniche. Attualmente, inoltre, anche l'IEEE è al lavoro sulla standardizzazione delle trasmissioni a 60 GHz con la bozza 802.15.3C.