Linux wireless voip codroipo udine
Home NewsF.a.q.ProgettiTutorialsLinksGalleryDownloads Email rimedi contro la disfunzione erettileDisfunzione erettile

Wi Max e 800 chilometri di fibra, Trentino nella rete

Inserita da militanz il 09/08/2007 nella categoria Wireless
TRENTO. Mesi decisivi per mettere “in rete” il Trentino. Già assegnati alcuni appalti per la costruzione dei cavidotti, a settembre, sotto la regia di Tecnofin Immobiliare, saranno posati i primi chilometri di fibra ottica. Sempre in autunno dovrebbe essere pronto il bando, seguito dal Corecom, per introdurre in provincia, come nel resto d’Italia, la tecnologia Wi Max. Sono i primi, concreti passi per realizzare, entro il 2010, una rete di telecomunicazioni interamente pubblica con un investimeno di 113 milioni di euro ed uno sviluppo di 800 chilometri di cavi.
Fibra ottica, wireless tradizionale e Wi Max, la trasmissione radio a banda larga: tre tecnologie sviluppate e rese disponibili in tempi diversi, che ora, salvo ulteriori ritardi per il Wi Max, potranno integrarsi collegando a costi meno elevati di quanto preventivato l’intero territorio provinciale.
L’ultima tecnologia arrivata è il Wi Max, la cui introduzione in Italia è seguita dai Corecom, i Comitati regionali per le comunicazioni. Il comitato trentino, presieduto da Adriano Goio, è in attesa dei bandi per l’assegnazione delle frequenze che saranno emanati in autunno dal ministro della difesa Parisi, d’intesa con quello delle comunicazioni, Gentiloni.
LE FREQUENZE. Non si tratta, in effetti, di una nuova tecnologia, ma della disponibilità delle frequenze finalmente decisa dal ministero della difesa.
«L’Italia è in forte ritardo rispetto all’Europa, ma le potenzialità del Wi Max consentono di recuperare il tempo perduto» commenta Goio che, assieme ai presidenti degli altri Corecom, si batte perché le frequenze non siano totalmente assegnate agli operatori privati, ma, almeno una parte, sia riservata agli enti pubblici, nel caso specifico alla Provincia di Trento.
«E’ prevedibile che alle gare per le macro aree nazionali parteciperanno tutti gli operatori maggiori che finiranno per garantirsi le frequenze» valuta il presidente «i Corecom hanno perciò chiesto che una parte della banda sia riservata agli enti territoriali per le necessità del servizio pubblico».
Certamente per la protezione civile, ma anche, per esempio, per la rete interna della pubblica amministrazione, per i servizi destinati ai cittadini, per l’offerta di contenuti informativi e formativi. Con il vantaggio che il Wi Max, rispetto alle tradizionali tecnologie wireless efficaci nel raggio di poche centinaia di metri, è in grado di garantire portate di alcune decine di chilometri con una larghezza di banda che, in condizioni ideali, può raggiungere i 74 Mbps.
Se si vorrà integrare con il Wi Max la rete in fibra ottica pianificata dalla Provincia, perciò, si potranno raggiungere a costi accettabili anche le zone più periferiche del Trentino.
«Tanto più che la rete di antenne radio è già di proprietà della Provincia» segnala Goio che segue l’evoluzione del quadro assieme agli altri componenti del Corecom: Sandro Bampi, Fabio Lucchi, Paolo Romito, Eraldo Busarello, segretario Enrico Paissan.
I BANDI. In attesa dei bandi nazionali per il Wi Max, la rete provinciale sta muovendo i primi, decisivi passi. L’appalto per gli scavi della tratta Trento - Pergine è già stato assegnato ed è in corso di perfezionamento quello della tratta Trento - Rovereto.
«Ad uno sguardo d’insieme, la rete si compone di due grandi anelli, due ali se vogliamo, una ad Est, l’altra ad Ovest» dice Rudi Oss, presidente di Tecnofin Immobiliare srl. L’investimento complessivo ammonta a 113 milioni di euro e sarà realizzato entro il 2010.
 L’anello orientale parte da Trento e, attraversata la Val di Cembra, collega le Valli di Fiemme e Fassa, il Primiero, il Tesino, la Valsugana sino a Pergine e quindi nuovamente Trento. Il circuito occidentale da Trento raggiunge Rovereto ed Avio, mentre da Mori si spinge verso Riva e la Val di Ledro, le Giudicarie, le Valli di Sole e di Non sino a Mezzolombardo e Trento.
I NODI. «E’ una rete di quasi 800 chilometri per realizzare la quale utilizzeremo, laddove sarà possibile, condotte già esistenti» dice Oss «Stiamo accordandoci, per esempio, con il consorzio elettrico Cedis che ha scavi in corso tra Storo e la Val di Ledro. Chiederemo poi di utilizzare parte della fibra ottica dell’Autobrennero e, per gli scavi, la massicciata della linea ferroviaria Trento - Malè, il che ci eviterà procedure d’esproprio».
Quanto al Wi Max, assicura il presidente «abbiamo considerato tale possibilità e i “nodi” da cui partono i collegamenti wireless sono predisposti per questa tecnologia. Anche se i tecnici mi dicono che la radio a banda larga è efficace sopratutto per la trasmissione dati a lunga distanza. Vedremo e sperimenteremo. In ogni caso i lavori sono iniziati ed entro il 2010 l’intero Trentino sarà collegato da un’unica, efficace rete tlc, la condizione indispensabile per il suo ulteriore sviluppo».

Fonte: http://espresso.repubblica.it/