Linux wireless voip codroipo udine
Home NewsF.a.q.ProgettiTutorialsLinksGalleryDownloads Email rimedi contro la disfunzione erettileDisfunzione erettile

APPENNINO, VISITATI Dal cardiologo senza muoversi da casa

Inserita da militanz il 28/08/2007 nella categoria Wireless
Concluso il progetto pilota sul Wi-Fi nel Comune di Lizzano Belvedere. Sei pazienti con insufficienza cardiaca hanno potuto monitorare il loro cuore e ricevere assistenza medica rimanendo nella propria abitazione attraverso un sistema di telemedicina con tecnologica wireless (senza fili).

Lizzano in Belvedere, 24/08/2007 Prendersi cura degli anziani nel proprio domicilio evitando il ricovero in ospedale e riducendo i costi per l’assistenza. E’ il principale obiettivo del progetto pilota “Promozione del Wi-Fi nell’Appennino bolognese: applicativo per il monitoraggio cardiologico di anziani nel territorio del Comune di Lizzano in Belvedere” promosso dal WIC (Wireless Innovation centre), il Centro per la diffusione dei sistemi WI-Fi che ha sede presso Ervet (Emilia Romagna Valorizzazione Economica del Territorio).

L’esperimento di telemedicina avviato a fine giugno grazie soprattutto alla disponibilità dei medici di base dell’area, si propone in particolare di creare una piattaforma tecnologica per gestire, attraverso l’uso di tecnologie wireless (senza fili), pazienti con patologie cardiologiche non acute in zone non facilmente raggiungibili e non coperte dalla banda larga.

A occuparsi della fornitura, dell’installazione e del corretto funzionamento delle apparecchiature biomedicali è Telbios, una delle prime società italiane a essersi occupata di telemedicina, che ha assicurato assistenza tecnica e la formazione di pazienti, personale medico, familiari e volontari all’utilizzo del sistema.

Nello specifico, sono stati individuati 6 pazienti affetti da insufficienza cardiaca con età compresa tra i 65 e gli 85 anni: ad assisterli, un Centro operativo costituito da due medici (il dottor Filippo Riccioni e la dottoressa Lucia Sarti), da cardiologi dell’Ospedale Costa di Porretta Terme (il dottor Angelo Napoli e la dottoressa Nadia Giovannelli), da un medico della Azienda Usl Bologna (dottoressa Mara Morini) collegati in rete.

A casa del paziente sono stati installati un Set Top Box collegato al televisore di casa, una videocamera per poter usare il servizio di video assistenza e una connessione a larga banda.
I pazienti sono stati dotati di apparati di telemedicina portatili e di facile utilizzo per la rilevazione delle misure dei propri parametri fisiologici, come la pressione arteriosa, il peso corporeo, l’elettrocardiogramma, ecc.

Stando comodamente a casa e con qualche click del telecomando il paziente può:
• visualizzare le misure dei parametri fisiologici misurati con il telemonitoraggio
e controllarne l’andamento nel tempo
• partecipare a una sessione di video-assistenza
• vedere filmati di carattere medico
• consultare le informazioni più aggiornate sulle specifiche patologie
• compilare il diario sanitario personalizzato.

Al fianco degli anziani anche uno staff di volontari della Fondazione Santa Clelia Barbieri che con il supporto del Servizio civile di zona, sostiene i familiari e facilitato la relazione medico-paziente per tutto il corso dell’esperimento.   

Tre sono le modalità di cura previste dal progetto pilota:

    * la teleassistenza programmata, vale a dire operare un rilievo dei valori a frequenza bisettimanale e trimestrale per l’ECG che il medico verifica, decidendo, qualora risultassero difformità rispetto alla norma, il trattamento terapeutico, il ricovero ospedaliero o l’attivazione del 118;
    * la teleassistenza indotta attiva, quando il paziente percepisce direttamente un peggioramento della propria condizione e contatta il medico o il 118;
    * la teleassistenza indotta passiva, che significa che, una volta impostato il controllo automatico dei parametri rilevati, nel momento in cui si dovesse superare il livello fissato, la variazione sarà automaticamente segnalata al medico.

Dal punto di vista tecnologico, l’esperimento è stato possibile installando l’infrastruttura Wireless centrale sul monte Pizzo, che “guarda” l’abitato di Lizzano in Belvedere: a quel punto, è sufficiente per i medici di base un PC multimediale collegato a internet con una web cam e delle cuffie, un software di Contact center per la comunicazione e un apparato radio ricevente per interconnessione wireless per procedere con le operazioni di telemedicina.
L’abitazione del paziente è dotata invece di un apparato radio ricevente per l’interconnessione wireless e di apparati elettromedicali con interfaccia Wi-Fi per rilevare i parametri fisiologici.

Fonte: http://www.cybermed.it/