Economia ed ecocompatibilità, i due poli del thin clientInserita da militanz il 22/05/2007 nella categoria Informazione
Risparmiare il 51% sui consumi e ridurre la produzione di anidride carbonica sostituendo i personal computer con i thin client: questi i risultati prodotti da uno studio recente del Fraunhofer Institute, che ha utilizzato per la sperimentazione thin client firmati Igel Technology. I ricercatori hanno condotto dei test da cui è risultato che mentre un pc consuma in media 85 watt, un thin client ha una media inferiore, arrivando a 40-50 watt.Considerato che negli Stati Uniti sono attivi almeno 22,9 milioni di desktop, l’utilizzo di thin client consentirebbe di risparmiare qualcosa come 354.7 milioni di dollari all'anno, riducendo le emissioni di Co2 di più di 1 milione di tonnellate. Se già può essere considerato interessante il Tco di un thin client, che si attesta a un 25% in meno rispetto a un tradizionale pc, la valutazione dell’abbattimento della produzione di anidride carbonica è impressionante, al punto da rendere indubbia la scelta, dettata da criteri di economia ma anche di ecocompatibilità. Versione leggera del pc, i thin client offrono accesso da remoto alle informazioni archiviate su un server, hanno pochi pezzi mobili e poca memoria, mentre sono in grado di sopperire a tutte le necessità applicative degli utenti. Sfruttando un’architettura centralizzata, un insieme di thin client consente di utilizzare meno energia ma non solo: tra i vantaggi nell’uso di questo tipo di tecnologia alcuni affermano che la gestione e il controllo, rispetto ai pc tradizionali, è molto più semplice. Anche se esistono sul mercato da diversi anni con fior di sistemi operativi integrati come, ad esempio, Windows Xp o Windows Ce, i thin client non hanno avuto molto mercato. Grazie a una maggiore sensibilizzazione verso l’ambiente, oggi queste soluzioni potrebbero tornare alla ribalta. Fonte: http://www.databusiness.it/ |